Diritto Ambientale? Un gioco da ragazzi!

Un Tesoro di Cane al fianco di Dirittoambientale.eu al Festival della Scienza di Genova 2024

Dal 24 al 27 ottobre 2024 UN TESORO DI CANE sarà affianco di Dirittoambientale.eu al Festival della Scienza di Genova, un evento che ogni anno attira migliaia di ragazzi e che permette alle scuole di mantenere fervida, aggiornata e dinamica la didattica in campo scientifico.

Le proposte didattiche in materia di diritto ambientale saranno incentrate sul gioco e sulla sfida. Per conoscere i propri diritti e per conoscere i diritti dell’ambiente e per comprendere come questa sfida si possa giocare nell’intricato mondo dei Tribunali, il primo passo è mettersi in gioco e prendere consapevolezza accedendo alla formazione.

Una sfida globale non può che partire dai banchi di scuola e da chi, già oggi ed a maggior ragione domani, avrà il cruciale compito di difendere in prima linea i diritti dell’ambiente, imprescindibile per la nostra sopravvivenza.

INFORMAZIONI UTILI

 

Le sfide si svolgeranno al Talent Garden di Genova dal 24 al 27 ottobre 2024
Per accedere alla sfida sarà necessaria la prenotazione che può essere fatta online cliccando qui 
Per la durata dell’evento sarà possibile incontrare parte dei ragazzi del progetto ed i membri ISGI – CNR che compongono il comitato scientifico.

DirittoAmbientale.eu

Vi aspettiamo a Genova per imparare a riflettere sulla giustizia climatica

Il benessere animale

Il benessere degli animali è un concetto che, nella normale evoluzione del diritto, è giunto ad essere un tema centrale delle politiche contemporanee. L’sffermszione di tale principio è il frutto di un movimento culturale profondo che ha modificato l’approccio e la considerazione nei confronti degli animali in maniera radicale.

La strada per l’affermazione di un diritto è lunga, difficile e necessita di una tenacia indescrivibile, tale da ritrovarsi nel pensar comune e da sentirsi come esigenza della maggioranza della popolazione. La necessità di protezione di quella categoria di esseri viventi vulnerabile e priva di protezione è stata tale da smuovere il legislatore europeo in tempi snelli. Basti pensare che in Europa già nel 1974 è stata adottata la prima legislazione sul benessere degli animali, nel rispetto delle conquiste scientifiche e delle aspettative che la stessa cittadinanza richiedeva.

Più recentemente, con il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, si è affermato come il benessere degli animali va tenuto in considerazione in quanto esseri senzienti (art. 13).

L’evoluzione normativa, sebbene con criticità, prosegue e, parimenti, il mercato degli animali domestici non intende ridursi. Se da un lato la sensibilità verso il mondo animale sta acquisendo sempre più peso, dall’altro non bisogna dimenticare che l’applicazione della tutela del benessere spesso ha confini indefiniti e attiene solo all’animale domestico che si ha dentro casa, e solo dal momento in cui egli ne ha varcato la soglia. Le stime affermano che in Europa il 44% dei proprietari di casa abbiano un animale domestico.

Tuttavia, spesso, tali animali sono vittime di tratta illegale e di profondi maltrattamenti derivanti da un mercato nero che risparmia e sacrifica il benessere animale per un maggiore profitto. Nel 2023 una proposta della Commissione europea ha riaperto questo tema sempre attuale[1].

Tra i Paesi dell’Unione europea che hanno influenzato questo cambiamento culturale vi è l’Italia.

Nel 2022 con la riforma della Costituzione, il rispetto degli animali, definiti come esseri senzienti, ha guadagnato, all’articolo 9[2], un saldo posto tra i principi fondamentali, riflettendo l’evoluzione giuridica che il Vecchio Continente sta vivendo. I titolari di questo principio sono gli animali, tuttavia l’esercizio e la garanzia di tale tutela non può che ricondursi agli uomini. La spinta di questa evoluzione normativa è da ricondursi indubbiamente al sentire collettivo che, negli anni, ha permesso un’evoluzione giurisprudenziale tale da non poter più prescindere da una consacrazione del principio.

Tuttavia, in Italia continuano a esistere numerosi paradossi in materia di tutela degli animali. Tra questi senza dubbio vi è il tema “pet”. Se infatti il Bel Paese si posiziona sul podio per numero di animali domestici[3], è allo stesso tempo tra i Paesi europei con maggior tasso di randagismo[4].

Allo stesso modo si assiste ad un proliferare di decreti che permettono l’uccisione di animali selvatici a rischio[i][5], dettati esclusivamente dalla pretesa che essi debbano soffocare le loro condotte istintive, sottomettendosi all’invasione dell’uomo nei loro ecosistemi.

Parimenti sono costanti e ripetute le violazioni del benessere animale in numerosi allevamenti intensivi, che in questi mesi diverse inchieste[6] stanno portando alla luce, senza tuttavia ancora modificare concretamente la domanda di mercato nelle grandi filiere di distribuzione.

Sulla stessa linea appare la condotta di chi acquista il proprio “pet” fintamente “di razza” a prezzo ribassato[7], alimentando la filiera di sofferenza e di illegalità, senza turbamento alla vista del meticcio per strada che è parte della piaga randagismo[8].

La strada della concreta tutela del benessere degli esseri senzienti torna così alla cittadinanza dalla quale è partita, attraverso una presa di consapevolezza e di coscienza che non può che muovere dalle nuove generazioni. Solo con il rispetto degli ecosistemi, di cui anche noi siamo elementi, potremmo evitare di essere noi stessi la causa della nostra estinzione.

Un tesoro di Cane sogna un mondo in cui il benessere degli animali come esseri senzienti non sia solo un principio, ma diventi un senso di appartenenza, una consapevolezza costante che incida sulle scelte di ogni giorno.

L’associazione conosce molto bene la profonda piaga del randagismo sul nostro territorio e l’atteggiamento passivo che la avvolge e confida sul fatto che una maggiore educazione delle giovani generazioni, sotto la lente della curvatura ambientale, permetta loro di abitare un pianeta il cui il rispetto ecologico, etologico ed ambientale non sia solo sancito da norme, ma sia un faro che orienti quotidianamente ed individualmente un concreto sviluppo sostenibile[9].

[1] https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_23_6253

[2]https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/10/17/24G00169/SG#:~:text=9.,nell’interesse%20delle%20future%20generazioni.

[3] https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=117895

[4] https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/indagine-animali-in-citta/

[5] https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/approvata-legge-abbattimento-orsi/

[6] https://www.foodforprofit.com/it/

[7] https://www.kodami.it/traffico-di-cuccioli-dallest-europa-un-sistema-milionario/

[8] https://www.legambiente.it/rapporti-e-osservatori/animali-in-citta/

[9] Nel Rapporto Brundtland è contenuta la definizione di sviluppo sostenibile diventata di uso comune: “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.